Libri di C. Bello Minciacchi
L'opera poetica
Emilio Villa
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2014
pagine: 792
Come qualcun altro nei secoli che lo hanno preceduto, ma quanto nessun altro nel suo, Emilio Villa ha scritto per un altro secolo. Ora, giusto a cent'anni dalla sua nascita, finalmente è venuto il suo tempo. Villa: il clandestino del Novecento italiano (come lo ha definito Aldo Tagliaferri, suo storico sodale e interprete); il dinamitardo di ogni accademia e di ogni canone; il passa-muri disciplinare che ha ibridato fra loro, in un'unica folgorante avventura letteraria, avveniristica ricerca poetica (al passo con le grandi avanguardie europee), rabdomantica erudizione antichistica (traduttore critico dell'Antico Testamento e dell'Odissea), leggendario "occhio" per l'arte odierna (i cui "attributi" indagò in un libro memorabile), padronanza universale del patrimonio linguistico indoeuropeo (per decenni perseguì l'impresa d'un dizionario etimologico in solitaria). Villadrome, come lo "parabattezzò" Duchamp, è sempre rimasto ostinatamente, orgogliosamente fuori da ogni confine, da ogni partizione, da ogni identità. Ora Cecilia Bello Minciacchi, la studiosa che nell'ultimo quindicennio si è votata con tutte le sue forze a quest'opera impossibile, l'ha ricostruita in tutte le sue pieghe enigmatiche, in tutte le sue svolte anche clamorose, in tutte le sue idiosincrasie. Per la prima volta dunque il corpus poetico villiano si trova qui riunito in un unico, documentatissimo volume che raccoglie tutti i suoi testi pubblicati, in vita e dopo la sua morte. Postfazione di Aldo Tagliaferri.
Rsvp
Alessandra Cava
Libro: Libro rilegato
editore: Polìmata
anno edizione: 2011
pagine: 64
"Rsvp" sembra un invito, una cartolina senza recapito né messaggio. La richiesta di una risposta che arriva prima che la domanda sia formulata. "Rsvp" è un testo versato, che cola, sgocciola in versi sulla carta e lascia brevi tracce. Nello stesso tempo è una collezione minima di frantumi vetrosi, una ricostruzione infedele. Nasce come suono e tenta di tornare suono. Il foglio è un passaggio, uno specchio, un buco. Si possono lì trovare piccoli oggetti: pezzetti di case, di città, fotografie, paesaggi incorniciati, molte virgole, zone di transito, brevi parentesi, qualche occhio e altri organi. Non c'è storia, non c'è trama se non il tempo dentro cui si sta, che è la sostanza di ogni gesto. C'è molto bianco, quello dove non si è scritto, il bianco che precede, separa, scandisce. "Rsvp" è di poco peso. Canta, se canta, l'assenza, la vertigine dello spazio vuoto, la lacuna. Non ha intenzioni, ma emersioni ritmiche. Quello che affiora è incompleto, spezzato, ma può fluire. Da momento a momento può scorrere o saltare. Per questo motivo si allena alla leggerezza, e non nasconde le cadute.
Spirale di dolcezza-Serpe di fascino. Scrittrici futuriste
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2008
pagine: 488
Visas e altre poesie
Vittorio Reta
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Le Lettere
anno edizione: 2006
pagine: XLVI-240
Un solo libro di poesie pressoché inosservato, un romanzo dattiloscritto, inediti poetici abbandonati nel disordine. In molti sensi quella di Vittorio Reta, suicida a trent'anni nel '77, è un'esistenza mancata. Lo scopo di questo libro è operare una restituzione: seppure, forzatamente, virtuale. La breve vita di Reta fu segnata da un profondo disagio psicologico, destinato ad acuirsi con la folgorante attrazione per Patrizia Vicinelli, altra tragica protagonista di questa generazione perduta. Centrali nella sua poesia i temi della corporeità, dell'identità personale, del viaggio: biografico o puramente immaginario. Malgrado Edoardo Sanguineti abbia scritto che le cento pagine di Visas sono "la cosa più importante che un poeta nuovo ci abbia dato, in questi anni Settanta", Reta è stato a lungo dimenticato: la quasi totalità del ricco corpus poetico inedito è rimasta tale fino a questa edizione restaurata da Cecilia Bello Minciacchi, che firma anche un saggio introduttivo ricco di novità biografiche e implicazioni analitiche. All'omaggio partecipa il grande contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio col suo "Visas per Vittorio Reta" eseguito da l'Arditti String Quartet.