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Libri di Antonio Droetto

Epistolario

Epistolario

Baruch Spinoza

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2020

pagine: 256

“Il carteggio spinoziano incomincia nell’estate del 1661, dopo che il filosofo, scomunicato dalla sinagoga, rinnegato dai parenti e abbandonato dagli amici, si era ritirato a Rijnsburg presso Leida, per attendere in solitudine al concepimento di quella che egli chiamava la sua Filosofia, e prosegue fino a pochi mesi dalla fine. La condanna che la sinagoga di Amsterdam aveva pronunciato contro di lui «con tutte le maledizioni scritte nel libro della Legge», nell’intento di «separarlo per la sua malvagità da tutte le tribù d’Israele», era, in realtà, un effetto dell’intolleranza verso il libero pensiero, nella quale la democrazia calvinista di quella «liberissima repubblica» gareggiava con l’Inquisizione romana. Per non provocare l’«ira dei teologi», si astiene dal pubblicare le sue opere: dei Principia philosophiae cartesianae, delle Cogitata metaphysica e anche dell’Ethica, Spinoza comunicava le parti, via via che le componeva, ai pochi amici che gli erano rimasti fedeli, vietando loro perentoriamente di divulgarle. […] Il colloquio epistolare tra il maestro e i discepoli, con lo scopo di appianare, attraverso una concisa e schematica corrispondenza di obiezioni e risposte, le frequenti difficoltà presentate dalla filosofia paradossale dell’«unica sostanza», costituisce il carattere dominante dell’epistolario spinoziano e denota l’aspetto prevalentemente dottrinario del suo interesse. Carattere e interesse che già gli editori delle Opera posthuma avevano messo in rilievo, aggiungendo al titolo delle lettere di Spinoza e di quelle a lui rivolte l’avvertenza: «assai importanti per la spiegazione delle altre sue opere».” (Dallo scritto di Antonio Droetto)
24,00

Trattato teologico-politico

Trattato teologico-politico

Baruch Spinoza

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: XLI-513

Tra i vari, possibili discorsi introduttivi alla lettura del "Trattato teologico-politico" - testo insieme di critica biblica, filosofia della religione e filosofia politica - quello tendente a mettere in luce il significato della filosofia politica spinoziana e il nesso esistente tra filosofia politica e metafisica spinoziana è parso offrire il tipo di approccio al testo oggi più pertinente. Tale scelta esprime la convinzione che la problematica del Trattato trovi la sua unità e abbia il suo scopo nella discussione dei temi politici. L'abbattimento del pregiudizio teologico, perseguito attraverso l'analisi dei fondamenti della tradizione teologica e la riflessione sulla storia del popolo ebraico - che si conclude nella subordinazione del potere religioso al potere politico - è momento preliminare all'affermazione delle libertà civili, nella quale l'autore stesso definisce lo scopo dell'opera. Mostrare, poi, come anche la filosofia della religione, esposta nel Trattato, abbia a suo fondamento i principi della metafisica, già elaborati da Spinoza pur se non resi pubblici, serve d'altra parte a chiarire, mettendola in discussione, la proclamata reciproca indipendenza di filosofia e teologia. Il Trattato risulta cosi un testo unitario, le cui sezioni, teologica e politica, sono momenti di un solo discorso il cui tema centrale è quello della liberazione da ogni forma di pregiudizio e di oppressione. (Dalla prefazione di Emilia Giancotti Boscherini).
26,00

Epistolario

Epistolario

Baruch Spinoza

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2016

pagine: 255

"Il carteggio spinoziano incomincia nell'estate del 1661, dopo che il filosofo, scomunicato dalla sinagoga, rinnegato dai parenti e abbandonato dagli amici, si era ritirato a Rijnsburg presso Leida, per attendere in solitudine al concepimento di quella che egli chiamava la sua Filosofia, e prosegue fino a pochi mesi dalla fine. La condanna che la sinagoga di Amsterdam aveva pronunciato contro di lui 'con tutte le maledizioni scritte nel libro della Legge', nell'intento di 'separarlo per la sua malvagità da tutte le tribù d'Israele', era, in realtà, un effetto dell'intolleranza verso il libero pensiero, nella quale la democrazia calvinista di quella 'liberissima repubblica' gareggiava con l'Inquisizione romana. Per non provocare l''ira dei teologi', si astiene dal pubblicare le sue opere: dei Principia philosophiae cartesianae, delle Cogitata metaphysica e anche dell'Ethica, Spinoza comunicava le parti, via via che le componeva, ai pochi amici che gli erano rimasti fedeli, vietando loro perentoriamente di divulgarle. Il colloquio epistolare tra il maestro e i discepoli, con lo scopo di appianare, attraverso una concisa e schematica corrispondenza di obiezioni e risposte, le frequenti difficoltà presentate dalla filosofia paradossale dell''unica sostanza', costituisce il carattere dominante dell'epistolario spinoziano e denota l'aspetto prevalentemente dottrinario del suo interesse." (dallo scritto di Antonio Droetto)
24,00

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