Libri di A. Schininà
Ulivi in fiamme
Alexander Sacher-Masoch
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 141
Nel romanzo "Ulivi in fiamme" Alexander Sacher-Masoch (pronipote del più famoso Lcopold) rielabora le proprie esperienze di profugo austriaco nella Jugoslavia, in seguito invasa da tedeschi e italiani durante la seconda guerra mondiale. Scritto nel 1943 durante la permanenza dell'autore sull'isola di Korcula (Curzola), e poi rielaborato nel dopoguerra, il romanzo fu pubblicato solo nel 1956 e riedito nel 1994. La sua originalità risiede nel fatto di trattare un argomento poco indagato dalla letteratura e dalla storia, l'occupazione della costa dalmata da parte delle truppe italiane e il rapporto con la popolazione locale e i profughi.
Angelo Maria Ripellino e altri ulissidi
Libro
editore: Euno Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 164
Felix Austria? Nuove tendenze nella letteratura austriaca
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2015
pagine: 240
Nel passato l'Austria si è rivelata un "paese felice" dal punto di vista della creatività letteraria, in quanto interprete e anticipatrice di cambiamenti epocali che non hanno riguardato solo la sfera artistica. È ancora oggi così? Quale XXI secolo si percepisce e si preannuncia nelle pagine di autrici e autori mitteleuropei sempre più partecipi di una dimensione globale? Non si tratta soltanto di analizzare la capacità di tradurre in scrittura la contemporaneità, ma anche di capire se la letteratura e il teatro sono ancora in grado di rispondere alle sfide che il mondo attuale ci pone. In questo senso al tema della denuncia e rielaborazione del passato nazista e del recupero della memoria, Leitmotiv di tanta letteratura austriaca degli anni Ottanta e Novanta, si affiancano problematiche di dimensioni sovranazionali, quali i nuovi fenomeni migratori, l'informatizzazione della vita quotidiana, la crisi economica, le catastrofi ambientali. Dai contributi raccolti in questa prima ricognizione del panorama letterario austriaco contemporaneo risulta come autrici e autori già noti e figure emergenti siano estremamente reattivi ai cambiamenti portati dalla mondializzazione, non rinunciando alla prospettiva storica-filosofica-esistenziale o allo scavo e esperimento linguistico. Al contrario, proprio lo spazio letterario viene considerato e vissuto come alternativa possibile ai tentativi di omologazione e appiattimento sul presente.
Un luogo per spiriti più liberi. Italia, italiani ed esiliati tedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2014
pagine: 150
Gli studi raccolti in questo volume intendono approfondire il rapporto esistente tra gli intellettuali e gli artisti che, sfuggendo al pericolo hitleriano, ebbero a che fare con l'Italia, sia perché la scelsero come luogo d'esilio, di residenza o di transito, sia perché la consideravano un riferimento culturale. I saggi qui contenuti contribuiscono ad arricchire il vasto mosaico delle relazioni letterarie e culturali sviluppatesi tra l'Italia e i paesi di lingua tedesca, cercando di analizzarere le risposte date da artisti e letterati di entrambi i paesi di fronte a fenomeni come le persecuzioni, l'esilio, la guerra, lo sterminio di massa in uno dei periodi più bui della storia d'Europa. Vengono qui prese in considerazione in particolare le esperienze di Stefan Zweig e Thomas Mann, nei loro rapporti con l'Italia e con i suoi mediatori culturali, come Lavinia Mazzucchetti e Giuseppe Antonio Borgese; di autori come Alexander Sacher-Masoch, Hilde Domin, Dinah Nelken e Hilde Spiel; di figure quasi fantasmatiche come la Luise von Landau di cui parla Walter Benjamin; di artisti figurativi che eleggono la costiera amalfitana a luogo di residenza, come Irene Kowaliska e Kurt Craemer.