Libri di A. Ciresola (ill.)
La bimba e l'ombra
Emilia Villoresi
Libro: Copertina morbida
editore: La Memoria del Mondo
anno edizione: 2020
pagine: 114
"Lassù la luna e laggiù il bosco, una finestra aperta, una bimba nella sua camera, l'ombra aperta della notte. E s'affresca la fiaba, epifania di racconto. Il pensiero abbandona il calcolo, si svuota da regola di maniera, e le parole si danno per quello che esse sono: grandi. Grandi. Si rivestono di quella polifonia aurorale in cui il regno animale vegetale e minerale parla, il creato, così si ebbe a dire per millenni, comunica e l'orecchio, il piccolo orecchio della bimba come di un vecchio più antico degli anni suoi, plasmato d'innocenza e ormai svuotato d'ogni vanagloria, ascolta, e riconosce. La creatura abita dentro il perimetro infinito del creato. E la fiaba si dimostra subito dramma. Da leggere con un mezzo sorriso, quasi a dire righe per bimbi da intorpidire per il sonno notturno, per vecchi davanti al formicolante lavoro del cantiere, eppure la fiaba mostra la radice più profonda, così abissale che dalla terra subito si risolve nel cielo, il finito si conclude nell'infinito." (dalla prefazione di Emanuele Torreggiani)
Beati quelli che piangono
Emilia Villoresi
Libro: Copertina morbida
editore: La Memoria del Mondo
anno edizione: 2018
pagine: 146
"Come le leggi della matematica e della fisica che sono eterne, così il dolore. Teorema che vale qui ed ai confini dell'universo. Il sentire sovrano capace di attraversare, titanico masso erratico che s'incista inamovibile, il tempo della letteratura e la fa classica. Da quando si scavò, laggiù in un qualche angolo di terra dislocata in un qualche luogo, una fossa, e si depose un corpo chiuso a protezione e nutrimento di ventre materno, quella terra indica che laggiù un nostro coetaneo attende in un riposo, definito morte, indicibile. Ed i suoi coetanei, che sono anche nostri, lo onorarono. Il tema del sacro inizia così, anticipando di gran lunga la venuta di ogni religione. Si potrebbe, seguendo questo indirizzo, bussola del sentire umano, dichiarare che il divino, letto come aggettivo, anticipa ogni divinità, che n'è il sostantivo. Le lacrime dunque, vanno e vanno come vanno i torrenti nei fiumi, i mari negli oceani, entro quell'eternità che la materia riflette nella sua vastità confinata che la sola musica dislega all'aperto inteso come l'infinito di tutte le cose finite." (Emanuele Torreggiani)

