«Il semplice rito della memoria autobiografica è accompagnato da un pensiero riflessivo sul vissuto. La sofferenza viene a essere il test per eccellenza, il banco di prova della vita dell’uomo. Lati positivi e negativi della vita quasi resi trasparenti dal dolore. È praticamente da sempre che amo scrivere ma negli ultimi anni è divenuta sempre di più la modalità che dà la parola alla mia esistenza. Scrivere è il mio culto, ciò che coltivo con religiosa dedizione, perché mi spinge a pormi in una relazione aperta, disponibile, percettiva, se pure talvolta impegnativa e faticosa, con me stessa e con le altre persone. Credo di avere davvero esperito prima in modo inconsapevole e con l’andare del tempo sempre più lucidamente, quello che si dice “trasformare il dolore o la gioia in espressione”, perché dolore, gioia e molto altro, li scrivo e dopo non sono uguale a prima. Sono convinta infatti che scrivere può essere un’esperienza intima oppure di coesione e di condivisione molto intensa con le altre e gli altri: condividere un evento, andare all'unisono, sono un esercizio di ascolto profondo del proprio intimo in modo attento e profondo.»
Vivere la parentesi
| Titolo | Vivere la parentesi |
| Autore | Nadia Beber |
| Illustratore | Adriano Siesser |
| Argomento | Biografie e storie vere Biografie generali |
| Editore | Publistampa |
| Formato |
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| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 04/2019 |
| ISBN | 9788885726208 |

