In un periodo travagliato come quello della Controriforma in Europa si apre anche per la Sardegna una nuova epoca in cui la Chiesa, le gerarchie, il basso clero, nonché i funzionari del Regno, si trovano impegnati in una sfida che porterà grandi cambiamenti nei costumi e nella società isolana. All'indomani del "tornado" luterano, la Sardegna si trova in un grave stato di abbandono, nonostante la politica dello splendore di Carlo V e di Filippo II: carestie, assalti barbareschi, pestilenze, un quadro fosco e privo di prospettive. In questo quadro di degrado anche la Chiesa subisce ampi contraccolpi che la portano a reinventare una sorta di "evangelizzazione" di quei territori che gradualmente si stavano allontanando dall'obbedienza romana. In base ai dati disponibili e agli studi su documenti coevi, l'autrice delinea in modo divulgativo e affascinante una vicenda per lo più sconosciuta, componendo un quadro dell'epoca per molti versi ignoto e ancora da approfondire.
Quando eravamo indios. I sardi e la nuova evangelizzazione dell'isola nel XVI secolo, tra Carlo V e Filippo II di Spagna
| Titolo | Quando eravamo indios. I sardi e la nuova evangelizzazione dell'isola nel XVI secolo, tra Carlo V e Filippo II di Spagna |
| Autore | M. Antonietta Piga Martini |
| Collana | Akademia, 12 |
| Editore | Arkadia |
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| Pagine | 168 |
| Pubblicazione | 12/2013 |
| ISBN | 9788868510053 |

