Roma all’inizio dell’età moderna si configura come un nodo all’interno di reti complesse e multidirezionali di connessioni transculturali. I più recenti studi collocano la città papale nel XVII secolo al centro di scambi che attraversano ambienti geopolitici e culturali multiformi. Infatti, Roma ha orchestrato le missioni in tutto il mondo e dal 1622, con l’istituzione della Congregatio de Propaganda Fide da parte di Gregorio XV, il suo controllo sull’evangelizzazione globale è diventato una pratica istituzionalizzata. Concentrando la nostra attenzione sulle reti di scambi politici, diplomatici e culturali, piuttosto che su Roma stessa ci permette di comprendere meglio le politiche di scambio, i negoziati e le dinamiche di potere che collegavano la Curia papale con altre entità politiche all’interno e all’esterno delle culture cristiane. Attraverso una serie di case studies, i saggi di questo volume intrecciano le vicende di Roma con quelle di centri in un contesto di mobilità transculturale. Il libro esplora temi chiave come la circolazione e le funzioni delle immagini all’interno delle relazioni globali, la vita sociale degli oggetti in transito e in contesti stranieri, lo scambio di informazioni, la trasformazione degli ecosistemi e le relazioni tra esseri umani e animali come marcatori di distinzione sociale e prova di relazioni transculturali.
Global networks in early modern Rome. Images, objects, and diplomacy
| Titolo | Global networks in early modern Rome. Images, objects, and diplomacy |
| Curatore | Francesco Freddolini |
| Argomento | Scienze umane Storia |
| Editore | Mandragora |
| Formato |
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| Lingua | inglese |
| Pagine | 200 |
| Pubblicazione | 05/2025 |
| ISBN | 9788874617272 |

