Luni Editrice: Attraverso lo specchio:saggi filos.pedag.
Dell'essere uomo. Lezioni di grandezza
Vauvenargues
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 80
«Guardate cosa fa la gloria. La tomba non la può oscurare e il suo nome regna ancora sulla terra che ha ingentilito. È feconda persino nelle rovine e nella nudità della morte. I suoi esempi la ricreano e aumenta di evo in evo. Coltivatela dunque, giacché se l’ignorate presto ignorerete la virtù stessa, di cui è il fiore». Di Vauvenargues si presentano per la prima volta in lingua italiana i Consigli a un giovane che con i Discorsi sulla gloria rivolti a un amico e il Discorso sui piaceri rivolto allo stesso compongono una sorta di galateo della grandezza a uso dei più giovani, da qui il nostro titolo: Dell’essere uomo. Lezioni di grandezza. Sono infatti opere che, assieme all’Elogio di Paul de Seytres, vengono composte proprio per quest’ultimo: il migliore e più sventurato compagno d’armi di Vauvenargues, morto di fatiche – appena diciottenne – durante la guerra di Boemia. In quanto affini tematicamente, si offrono anche alcuni frammenti presi dagli inediti Caratteri e dai Dialoghi dei morti che sono tra i testi vauvenarghiani più autobiografici. Il saggio di apertura – Vauvenargues come educatore di Marco Lanterna – ne evidenzia il maestoso isolamento e l’eccezionalità nella pur ricca tradizione della moralistica francese.
Il raffreddore e i suoi benefici
Haruchika Noguchi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 160
Quando si usa troppo la testa e il cervello si affatica, si prende il raffreddore. Dopo che si mette sotto eccessivo sforzo l’apparato digerente, si prende il raffreddore. Se i reni vanno in sovraffaticamento, si prende il raffreddore. In tutti quei casi in cui il movimento sia polarizzato in qualche parte del corpo che lavora oltre il dovuto, si prende il raffreddore. Per questa ragione, quando qualcuno prende il raffreddore, avviene per prima cosa che le parti affaticate del suo corpo recuperino elasticità. Quindi, una volta passato, l’intero organismo torna in forma e flessibile. Per quanto detto, il raffreddore non è qualcosa da curare ma da lasciar passare spontaneamente. Generalmente le persone non modificano lo stile di vita responsabile del sovraffaticamento di certe parti del corpo e si limitano ad adottare ogni volta dei rimedi che interrompono il decorso del raffreddore, ma così è soltanto naturale che il loro organismo non si irrobustisca mai. Il desiderio di voler guarire in fretta è comprensibile, ma mentre le condizioni del corpo umano possono crollare in un istante, affinché migliorino è necessario passare per piccoli cambiamenti, aggiustamento dopo aggiustamento, allo stesso modo in cui non è tirandola verso l’alto con le proprie mani che si aiuta a crescere una pianta di riso. Tirando con troppa forza si rischia di estirpare la radice stessa. Una cura rapida non è una buona soluzione, ma non per forza lo è una guarigione lenta. È auspicabile che l’organismo sia in grado di affrontare il decorso per lui più naturale. In questo libro, tradotto direttamente dal giapponese, l’autore utilizza il tema del raffreddore per presentare un’idea di salute che consente di pervenire a una conoscenza autentica del corpo nostro e di chi ci sta attorno.
Rimproveri e lodi
Haruchika Noguchi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 176
Lodi e rimproveri richiedono abilità e competenze, la cui acquisizione è quanto significa essere adulti. Rimproverare è difficile e viene a volte frainteso con l’arrabbiarsi con i bambini. Strumenti come «Così non si fa» o «Devi fare così» non soltanto sono sovente inefficaci e non portano alcun miglioramento alla vita dei bambini, ma feriscono anche nello spirito, tanto chi rimprovera quanto chi è rimproverato. Un rimprovero mal posto può essere dannoso e gli adulti, se anche esprimono malcontento sulla via che i bambini hanno intrapreso in modo autonomo, spesso non conoscono le tecniche per intervenire con efficacia. Lodare, invece, è qualcosa di semplice, perché coincide con lo stato d’animo dell’adulto. Se però si fa un uso smodato delle lodi, si indebolisce l’indole dei bambini e li si porta a pensare che la vita sia semplice. Al giorno d’oggi sono tanti i bambini intossicati da troppe lodi che di conseguenza ignorano gli adulti e rifiutano qualsiasi imposizione. Questo libro sviluppa il tema dell’educazione dei bambini sulle basi della concezione seitai elaborata dall’Autore, proponendo una visione unitaria della loro psicologia e fisiologia, e riflettendo sul corretto atteggiamento educativo da parte dei genitori e degli educatori in genere.
Desideravo diventare un'oca
Konrad Lorenz
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 64
Konrad Lorenz è considerato il fondatore dell’etologia, la scienza del comportamento comparato, studio cui si dedicò instancabilmente per tutta la vita. In questi due brevi testi scritti in occasione del ricevimento del Premio Nobel per la medicina nel 1973, Lorenz ripercorre la sua storia personale e quella delle sue osservazioni iniziate fin da bambino e che lo portarono, intorno ai vent’anni, giovanissimo appassionato di biologia, a porre le basi di quella che sarebbe in seguito diventata l’analisi comportamentale comparata degli animali e dell’uomo. Lo studio del comportamento animale ebbe sempre per Lorenz significativi punti di contatto con la filosofia, la psicologia e la sociologia, portandolo a chiarire non soltanto molti aspetti di quello umano ma progressivamente a definire una nuova interpretazione del rapporto tra l’uomo e la natura, una visione organica che lo rese uno dei pionieri della moderna ecologia. L’aspirazione a diffondere un’idea più armonica e rispettosa della convivenza tra gli esseri umani e il mondo naturale sono alla base della sua opera scientifica che è divenuta un vero e proprio messaggio di moderno umanesimo. Questi scritti autobiografici sono un’occasione per scoprire, o riscoprire, lo scienziato che ha cambiato per sempre il nostro sguardo sul mondo animale.
Quando avevo cinque anni, mi sono ucciso
Howard Buten
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
Burt è un bambino come tanti, frequenta la terza elementare e il suo mondo è fatto di personaggi dei cartoni animati, di Zorro e Superman, di genitori premurosi e un po’ distratti, di sogni e di avventure immaginarie. Non è altro che il quotidiano dei bambini della sua età, ma che ora rivive in una serie di flash-back, perché Burt è stato ricoverato in un istituto psichiatrico. Burt in apparenza è un bambino come tanti, eppure è diverso da tutti, osserva gli adulti con lucidità e vede che non c’è proprio niente di quello che dicono e fanno che abbia senso: nel mondo dei grandi tutto è prevaricazione, ipocrisia, arbitrio. Tutto è una bugia. La sola salvezza è una segreta ribellione, e l’amicizia speciale con Jessica, una compagna di scuola altrettanto ribelle e stranamente coraggiosa. Sarà proprio l’intensità di questa amicizia a mettere definitivamente Burt di fronte alla spietatezza degli adulti. La piccola guerra privata di un bambino e una bambina contro l’ipocrisia dei grandi si trasforma nel racconto di Buten in un’appassionata, secca difesa di chi è troppo diverso e vulnerabile per rientrare negli schemi. Solo l’ironia e la poesia riscattano Burt da un’esperienza in cui tutto appare crudele e privo di senso, la stessa ironia e poesia con cui l’autore ci porge un messaggio che, dietro a uno stile apparentemente ingenuo, si rivela provocatorio e radicale. Come in "Qualcuno volò sul nido del cuculo", il piccolo Burt, quasi un McMurphy in erba, è irriducibile nello sfidare le regole del sistema. Nel suo caso il sistema è non solo l’istituzione psichiatrica, ma il mondo degli adulti in generale. Lo sguardo di Burt smaschera le loro finzioni e allo stesso tempo ne svela tutto il ridicolo, con un umorismo che spiazza il lettore e lo coglie di sorpresa, rifiutando ogni facile autocommiserazione. Burt e la sua amica Jessica saranno presto scacciati dal loro “verde paradiso degli amori infantili, innocente paradiso”… Volevano smettere di essere bambini e ottenere la libertà, ma dovranno diventare grandi troppo presto, per combattere contro il conformismo e il puritanesimo degli adulti.