Collezione Letteraria
Immobili passaggi
Paolo Caianiello
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 64
"La poesia di Paolo Caianiello si dispiega su più piani: onirico, lirico, dialogico. Poesia che, da un lato canta se stessa, dall'altro fiorisce su steli di vissuto. È la notte, attraverso luccicanze, a portare con sé nostalgia e desiderio, mentre il poeta rimane sospeso tra passato e presente, sogno e realtà, irrisolto e risolto, nella perfezione dilaniante dell'attesa, con tutti i nomi e i volti rinascenti che sono il segno di una perdita, di una sconfitta; ferite aperte che bruciano." (Dalla Prefazione di Anna Leone)
Nero fittizio
Capra Laura
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 72
Laura Capra non ci propone una poesia risolta e conclusa ma un diario crudele di emozioni, un concitato monologo rivolto a sé e all’altro da sé, concitato ma lucido. "Nero fittizio" è un libro che l’autrice ha custodito a lungo dentro di sé e che ora, dopo una faticosa gestazione, si risolve a pubblicare.
Coleoptera
Enea Roversi
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 56
«"Coleoptera" – sin dalle metafore, presenti nella prima parte, del fiore calpestato e dei fatali anacronismi esistenziali «fuori tempo massimo» – è un’elegia del residuale, del marginale, di quel particolare scarto biologico, capace di ogni adattamento pur di sopravvivere, che è l’uomo. Meglio dunque rinunciare agli effetti speciali e denunciare la nostra natura saprofita – o magari decisamente parassita – simboleggiata dal volo di corvi di il futuro del mondo (III) e dai coleotteri, nel testo che dà il nome al libro: «forse la soluzione potrebbe stare nel / vivere come un coleottero qualunque / tra miliardi di simili incompresi e vacui / con la disinvoltura del saprofago / che sceglie con cura ogni sostanza». Poeti come Roversi, tre generazioni dopo Stevens, scelgono ancora una volta di attraversare la realtà senza sconti, lasciandosene in pieno contaminare. Non temono di increspare la loro voce con dissonanze che, una volta scoperte e metabolizzate, non si potranno mai più tacere. Essi sono capaci di trasferire il loro coraggio, la loro lucidità in uno stile assolutamente riconoscibile, che dosa pause, punteggiatura e sintassi con un effetto di improvvisazione mai banale.» (Prefazione di Alessandra Paganardi)
Croci del Sud
Sergio Spezzano
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 64
«È il libro della musica quello di Sergio Spezzano – in versione monastica padre Elia, con una sorta di duplice profezia di passione e silenzio, secondo il carisma del profeta di Tishbe. Una musica che arriva dove non arriva il cuore, non per mancanza di coraggio, ma per una sorta di – ancora monastica – umiltà. È una porta del cuore che si deve aprire, per vedere le rose di lorchiana memoria, anch’esse segno di sentimenti così radicati da sbocciare. È una poesia dal caldo respiro quasi latino americano, una via di mezzo tra Lorca e Neruda, immaginazioni in libertà, senza il peso di anacronistiche censure, ma poesia di lotta, canzone da battaglia, a metà strada tra Mosè e gli Inti Illimani. I versi di Spezzano sono come un Magnificat che non può non ampliare la sua voce, traducendosi in un noi che è al tempo stesso poetico e politico, nel senso della polis, mai abbandonata nell’austero isolamento dell’abbazia cistercense. L’amore, in questi versi, è un valore non solo cristiano, ma incistato nella carne del povero, che è l’uomo tout court, con la sua sempre risorgente, tenera violenza. La contaminazione linguistica è un segnale dell’io che sconfina nell’altro» (dalla Prefazione di Fabrizio Centofanti)
Studio Op. 8
Matteo Casale
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 112
Quest’opera nasce con impressa un’anima universale, incardinata in mirabili forme di eleganza che sono anzitutto forme-pensiero – come se il poeta fosse incapace di “pensare poeticamente” al di fuori di un sorprendente impasto di profondità e lirismo, empatia e chiarezza geometrica... Un’opera, questi Studi Op.8, che rifugge dalla divisione in sezioni tematiche e pare tutta un continuum, identificato nei suoi snodi dal richiamo di alcune parole chiave: prima in ordine di apparizione la parola “Altrove”, attorno a cui si genera un vero e proprio coagulo semantico di versi, con una concatenazione studiatissima e raffinata da una strofa verso l’altra... Come il poeta Paul Celan, amato e spesso citato in esergo, anche il poeta Casale è «ferito di realtà e realtà cercando». E la realtà è nel verso, quando la poesia è parte di un’esperienza vera, di un apriori confermato quotidianamente nella scelta di scrivere e di pensare: in altre parole, quando è «destino». (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi)
La contadina
Giuseppina Biondo
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 72
Come tutti i veri poeti, Giuseppina Biondo rimane un mistero a noi e a se stessa: una figura mitologica, un enigma che nessun Edipo sa risolvere, neppure un Edipo attuale capace di algoritmi e di ogni astuzia tecnologica. Il poemetto che è nel cuore del libro e che gli dà il titolo è altrettanto misterioso: visionario, audace, simbolico, realistico, onirico, ossessivo, mette in scena una fuga: «Poi un sogno cantato, / saltando nel vuoto, / inseguita da una pantera»... Dopo il poemetto intitolato La contadina, la parte seconda del libro, quella intitolata Metamorfosi e distrazioni, prosegue con una serie di poesie brevi, che hanno la misura dell’haiku, talvolta perfetta, ma spesso sono intrise di una sensibilità combattiva, occidentale, e con alcuni testi più lunghi e complessi, tra cui spiccano Il pianto della fenice, una invocazione domestica, familiare, in un linguaggio in cui trovano posto persino le «pennette» da cuocere, assieme allo spirito di rinascita della Fenice stessa, e Il verso del drago: una poesia decisiva per capire da dove nasca l’ispirazione dell’autrice e a quali fini tenda. (Dalla Prefazione di Giuseppe Conte)
Complicazione di altra natura
Gianni Marcantoni
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 74
"La raccolta di Marcantoni dipana un sentire poetico in cui la connotazione leopardiana di natura-matrigna, pur mantenendo intero il proprio stigma, si dilata fino a comprendere referenti plurimi “d’altra natura”: la società, il progresso, la relazione fra i sessi, i rapporti d’amicizia; ma anche i drammatici eventi della storia e della contemporaneità... Scrittura fortemente espressionista, quella di Marcantoni. Non si lascia intimorire da mode e tendenze, non teme di risultare a tratti corrosiva, si lascia infine consapevolmente dominare dal sentimento presente e sa toccare, a seconda dei casi, una gamma molto vasta di corde, dalla nostalgia alla rabbia, dalla rassegnazione al furore. Unica costante, forse, la coscienza – a tratti fiera – di una fragilità che non è personale ma universale, quasi una necessaria testimonianza dell’ originario polemos dal quale siamo stati generati." (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi)
U!
Giancarmine Fiume
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 80
"U! appare più come poema unitario, che come raccolta di poesie; costruito secondo un’architettura precisa che si snoda in due sezioni quasi complementari: In descensus inferis e Chiara luce. Effettivamente le sezioni segnano uno iato (risolto) in quella che possiamo definire fenomenologia empirica della scoperta, la quale apre ad una prospettiva semiologica binaria del discendere e del salire, che sono percepiti sia in una modalità dello stare fisico, che nell’altra che è aspirazione metafisica e metapsichica. Del resto ¡u! possiede un andamento monodico il cui tema principale è l’amore... Giancarmine Fiume è poeta autentico, e persino perché si è condotto ad un esordio tardivo, quindi meditato, consapevole, sapiente." (Dalla Prefazione di Michelangelo Zizzi)
Polena
Anna Leone
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 88
"Polena, donna e mito delle prime acque, l’acqua amniotica che fende l’involucro per uscire in altri mari, per la ciurma che la insegue e non raggiungerà mai, perché lei sta davanti a tutti, è un sogno tra il cielo e gli abissi, è madre del mondo e amante di Ulisse, ogni uomo è Ulisse, la Polena è amante di tutti e sposa di nessuno... Così l’autrice un po’ Polena un po’ Falena salpa da un mare interno, rompe l’ampolla amniotica per partenogenesi, espandendosi nell’acquario dell’altrove, quello è il suo mare, alla ricerca di un nuovo mondo, un arcipelago inesplorato da circumnavigare fendendo le acque salate delle sacche lacrimali, una navigazione cieca nella notte esistenziale guidata dagli odori che ristagnano nel passato..." (Dalla Prefazione di Mauro Macario)
Gente che se ne va
Alina Rizzi
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 80
"La poesia di Alina Rizzi può essere letta come una liturgia laica dell’anima, costantemente filtrata – in una sorta di déja vu sottotono – dalla cifra emotiva forse più marcata della sua scrittura: la nostalgia. Questo libro, tutto permeato di rarefatta ritualità, restituisce un senso particolare allo scorrere delle stagioni e alle ore della giornata – con il loro quotidiano, solenne ritornare... I versi di Alina Rizzi non offrono facili soluzioni o indicazioni terapeutiche. Alcune parti di noi vanno irreparabilmente perdute e non torneranno mai più. La scrittura non è certo una mappa per ritrovarle. Forse può diventare una specie di bussola per orientarsi a vista nel naufragio. Non trattenendo nulla, né sperando di farlo: semplicemente imparando, in alto mare e senza neppure il conforto di una spettrale casa di doganieri, a riconoscere persino al buio il volto di chi va, di chi resta." (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi)
Lungo l’argine aperto
Valeria Borsa
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 64
"L'incerto stare di febbraio di Valeria Borsa apre la nuova raccolta a favore di un equilibrio cercato con ostinazione, con tenacia perseguito nella versificazione ove enjambement, allitterazioni, metafore, personificazioni se da un lato sono le linee fondative di un impianto lirico in grado di autosostenersi, dall'altro si misurano con contenuti ontologicamente privi di bilanciamento. Un equilibrio dato per perderlo, perduto per essere ritrovato e via via di seguito. Il titolo stesso modula la sonorità di un'ampiezza senza limiti (ciò che è aperto non è chiuso, rinserrato in alcunché) e fa leva allo stesso modo su un concetto preciso di confine, demarcazione incline a perimetrare ciò che per sua natura non è dato fare. Un'istanza “chiusa” accessoriata di dinamiche difensive destinate a sfociare nell'immenso. Non è forse un atto di liberazione e di profondo afflato l'immagine dei passi di Valeria che si sovrappongono a quelli del padre lungo l'argine del fiume?" (Dalla Prefazione di Cristina Raddavero)
Dieci dolcezze
Marco Galvagni
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 100
"Raccolta di straordinaria unità espressiva, Dieci dolcezze di Marco Galvagni esibisce un amplissimo repertorio lirico-erotico che affonda le radici nella più antica tradizione della poesia occidentale (e non solo): gli accenti di questa poesia modernamente antica fanno riferimento alla lirica greca, latina, medievale (specie cortese) e saltano a pie' pari qualunque riferimento diretto alla contemporaneità, al suo minimalismo espressivo, al verso franto di un eloquio esitante e pretenziosamente colloquiale o, di converso, pseudo-sperimentale. In questi versi non di rado ipermetri, che fluiscono come un’onda inarrestabile, la lode alla donna amata si dispiega invece secondo la modalità di una invocazione che tenta di allacciare (o riallacciare) un colloquio ravvicinato con l’amata, nonostante una distanza che in più punti si avverte in tutta la sua forza devastante..." (Dalla Postfazione di Mauro Ferrari)